Sto guardando e ascoltando,
turbato,
tra respiri e singhiozzi,
con le palpebre atrocemente
alzate per forza sto guardando e ascoltando,
vedo cadere acqua sorda
e sento voci mute.
Vedo un oceano asciutto
un flutto senz’acqua,
sento picchiare sulle costure dell’anima,
un movimento acuto,
un rantolo che infradicia il buio.
Sto guardando e ascoltando,
ti vedo amico mio
in questa notte luttuosa,
sento,
mi saluti con quella tua voce
tinta di amaranto,
addio fratello!
Che hai cambiato la mia esistenza,
che hai messo scarpe ai nostri suoni.
Incatenati ad ogni nuova strada
Abbiamo gustato la terra
terra piena,
chi torna non è mai partito
lo sai,
così abbiamo ripercorso la vita,
mutando universi e note,suono dopo suono,
e poi…
il tocco della campana,
metronomo maledetto!!!!!
Guardo le mani sui cuori,
sento canzoni cadere nell’acqua
di questo denso fiume scarlatto.
Giungi al mare
amico mio,
fratello,
e le mille braccia dell’onda
ti porteranno verso il sole,
in un solo frutto,
in una rosa azzurra,
in una sola terra,
in una sola canzone.
Addio Remo
Addio fratello
Addio per sempre. Sergio
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Remo,
RispondiEliminauna piccola parte di me vola su su in cielo con te
adesso qui è un pò più vuoto
e lassù è un pò più azzurro.
Marcello
Pochi momenti bastano per vedere un anima.
RispondiEliminaLa tua l'ho vista Remo, un sorriso dolce, una carezza, la tua voce calda.
La tua essenza è qui e resterà sempre.
Un saluto affettuoso.
Un abbraccio anche a te Sergio, amico mio, il tuo dolore è anche il mio...
RispondiEliminaStamattina stavo andando a lavorare a Copparo e ascoltavo musica alla radio. RMC, mi piace molto e di solito quando l'ascolto inizio la mattina ridendo. Poi un brano...una certa Adel....un brano bellissimo, una bella voce e le tastiere che risaltano .........e, come altre volte mi e' successo, ho voluto dedicare quella melodia a qualcuno....qualcuno che non c'e' piu'...e il suono delle tastiere mi ha detto che la persona giusta, questa volta, era Remo.
RispondiEliminaChissa' se gli e' piaciuto il pezzo, magari lo conosceva gia' e lo sapeva gia' suonare. Chissa'.
Poi ho pensato a Sergio al quale non ho mai telefonato.
Ho letto la sua poesia. Non posso nemmeno immaginare il dolore ed e' per questo che voglio dedicargli un pezzo tratto dal libro di Fabio Volo "un posto nel mondo" . La situazione e' la stessa Fabio perde un amico fraterno, Federico e un giorno.........."Un giorno gironzolavo per casa mettendo un po' in ordine..........................mentre stavo per chiudere la moka ho avvertito una strana senzazione, un brivido freddo lungo la schiena. la moka mi e' caduta dalle mani. Ero come paralizzato Sentivo una presenza dietro di me, come se ci fosse qualcuno. Mi sono girato e sul divano di casa mia c'era Federico che sorridendo mi ha detto "Ciao, come stai?".............."Io bene, ma tu ...tu non.."..........."E tu come stai?", "Io bene". "e com'e' li'?" " Non posso parlare molto dicono che qui deve essere una sospresa. Non puoi nemmeno immaginare. Se te lo dico scopri che e' talmente semplice da non credere..."............Avrei voluto chiedergli un sacco di cose, come passava il suo tempo, se era diventato un angelo, o se lo era sempre stato, se aveva incontrato mia madre, oppure Bob Marley, invece sono solamente riuscito a chiedergli:"Federico....ma Dio esiste?". Mi ha sorriso e mi ha detto:" Non puoi capire quanto".
vorrei ringrazire tutti voi che mi siete stati vicini nei giorni del mio ricovero. sopratutto Paolo che mi e' stato vicino nelle lunghe notti con sms e telefonate.
RispondiEliminaappena so' gli esiti vi faccio un fischio.
anzi no...spero di vervi e vederci presto.
Bentornata Monica
RispondiElimina..torno sul blog dopo un po'...
RispondiEliminadopo tante cose che ci hanno colpito nel profondo e da vicino...
non pensate sia un periodo pazzesco per ognuno di noi?...tante cose che ci han toccato e tutti contemporaneamente...
che strana alchimia...
dario
Un grande abbraccio a tutti soprattutto a Monica!
RispondiEliminaMarcello
Cara Monica,
RispondiEliminail pezzo è di Adele, Someone like you.
Bellissimo ...........